La Città - Musei
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Museo civico di Storia Naturale
Via Naxos Tel. 0942 551413

 

Orari di visita:

da Martedì a Sabato
ore 08.30/12.30
ore 15.00/19.00

Domenica
ore 15.00/19.00

 

museo civico


Il 12 ottobre 2002 alle ore 17,30 con il taglio del nastro da parte del Sindaco Arch. Salvatore Giglio, è nato il Museo Civico di Storia Naturale di Giardini Naxos.
L'allestimento è stato realizzato dal Dott. Geologo Sandro Privitera, dell'Università di Catania e dalle Dott.sse Violetta Francese, Geologo e dalle Biologhe, Gabriella Vadalà e Claudia Russo.

Il Museo, che si estende su una superficie di 340 mq, conserva collezioni mineralogiche, paleontologiche, malacologiche, cui si aggiungono una stupenda collezione di ambre e una di organismi marini provenienti dai fondali dello Stretto di Messina.

Il settore mineralogico, comprende una sezione dedicata ai minerali estetici ed una sezione dedicata alla sistematica. Tra i minerali estetici spiccano una stupenda Atacamite verde proveniente da Ciuquicamata (Cile), la più grande miniera a cielo aperto del mondo; un geode di Ametista brasiliana di colore viola intenso del peso di 113 kg con sfavillanti cristalli delle dimensioni medie di 2-4 cm; una stupenda Aragonite pseudoesagonale siciliana donata dal Barone Pennisi di Floristella, una rara Cassiterite boliviana con cristalli trasparenti del tipo gemma.

Di grande importanza le due vetrine dedicate ai minerali della Serie Gessoso-Solfifera siciliana, formazione geologica del Miocene superiore (circa 5 milioni di anni fa), localizzata nel cosiddetto bacino di Caltanissetta, che comprende geologicamente le province di Caltanissetta, Enna, Agrigento e Palermo.
Le vetrine sono uno sfavillare di gialli cristalli di Zolfo, Celestina bianca e azzurra, Aragonite pseudoesagonale verde, Salgemma e Gesso, variamente associati tra loro. Si tratta di minerali ormai introvabili per la definitiva chiusura di tutte le miniere di Zolfo in Sicilia. museo civico Un settore del museo è dedicato alla vulcanologia, vista la vicinanza al Monte Etna, il vulcano più importante d’Europa e uno dei più attivi al mondo e dell’arcipelago delle Isole Eolie.
Sono esposte una collezione di bombe vulcaniche, formatesi a seguito dell’attività esplosiva di lancio di brandelli di lava incandescente dalle bocche eruttive, raccolte nel passato nella zona sommitale dell’Etna, cristalli e rocce di diversa origine e composizione di colate storiche e preistoriche dell’Etna. I materiali eruttivi delle Isole Eolie sono ben rappresentati con la più famosa ossidiana, vetro vulcanico estremamente tagliente proveniente dalle colate dell’isola di Lipari, e dalla classica pomice di colore chiaro proveniente sempre da Lipari che spesso troviamo galleggiare in tutto il mediterraneo o spiaggiata sulle nostre coste. museo civico Nel settore paleontologico sono rappresentate quasi tutte le forme viventi del passato: una rarissima Ciclomedusa proveniente dalle colline di Edicara nei pressi della citta di Adelaide in Australia (risalente ad oltre 600.000.000 milioni di anni fa!), una mandibola di Mosasauro del Marocco, un uovo di Terinosauro, dinosauro proveniente dalla Cina. Una sezione del museo è dedicata alla paleobotanica, con fossili del mondo vegetale, foglie di felci giganti e tronchi fossili delle grandi foreste di conifere del carbonifero provenienti dal Brasile e dal altre zone del mondo. Una felce vivente proveniente dall’Australia fa bella mostra nel museo per ricordarci che da centinaia di milioni di anni vive sulla terra, un tempo molto lungo rispetto alla comparsa dell’uomo. All’ingresso del museo si osserva volteggiare la copia dello scheletro di uno Pterosauro del genere Tapejara proveniente dal famoso giacimento di Chapada do Araripe nello stato del Cearà in Brasile e sotto di esso all’interno di una vetrina di forma ottagonale i noduli con i pesci fossili di cui questo rettile volante si nutriva 105 milioni di anni fa, nel Cretaceo inferiore.

Di particolare interesse una collezione di ambre provenienti dai famosi giacimenti di Santo Domingo, del Messico, del Baltico e diversi piccoli frammenti di Simetite, la ormai quasi introvabile ambra Siciliana, proveniente dalle sponde del fiume Simeto i cui frammenti si raccoglievano abbondantemente lungo il litorale della Playa di Catania nel XIX e XX secolo.
Il settore dedicato al mare consta di una collezione di conchiglie del Mediterraneo tra cui spiccano diversi esemplari del mollusco bivalve Pinna nobilis, il più grande del Mediterraneo; ad essa sono associate altre due specie dei nostri mari: Pinna rudis che vive a profondità maggiori in zone con forti correnti sottomarine e Atrina pectinata che predilige un mare più calmo. Tra i gasteropodi si osservano alcuni esemplari di Tonna galea, un gasteropode carnivoro predatore di echinodermi del genere Spatangus, anticamente usato dai romani come lanterna per illuminare le loro case. Di particolare interesse anche un ramo di corallo bianco proveniente dai fondali profondi dello Stretto di Messina, pescato ad oltre 100 m di profondità di fronte a Capo Faro; si tratta della specie Errina aspera sulla quale vive in simbiosi il rarissimo gasteropode Pedicularia sicula, molto ricercato dai collezionisti di tutto il mondo. Questo piccolo tesoro è stato donato dal malacologo Salvatore Ventimiglia di Messina.
Nel museo è anche presente una collezione di conchiglie esotiche, tra le quali: il bivalve Tridacna squamosa, l’ostrica perlifera del genere Meleagrina, il gasteropode Strombus gigas e il grande occhio di bue americano Haliotis rufescens.

museo civico Il museo è ancora in corso di ampliamento e mensilmente viene arricchito con nuovo materiale che ne completa e migliora sia gli esemplari che le collezioni; si sono avute già diverse donazioni sia da parte della popolazione locale che da parte di alcuni collezionisti, che hanno inteso incoraggiare e premiare l’iniziativa, a dire il vero assai rara in Sicilia, dell’amministrazione comunale giardinese. Oggi il museo civico di Storia naturale è anche sede di attività didattica mediante visite guidate per scuole di ogni ordine e grado o per gruppi su prenotazione, di conferenze, mostre, ecc..

Dott. Geologo Sandro Privitera