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MINI-ITINERARIO TRA GLI EDIFICI RELIGIOSI PRESENTI SUL TERRITORIO
La Chiesa Santa Maria Raccomandata
Edificata originariamente nei primi del XVIII sec., ad opera dell’arciprete di Taormina don Giuseppe Gullotta , “per provvedere ai bisogni spirituali di quelli che andavano ad abitare fuori della città, alla spiaggia del mare e che di giorno in giorno vi fissano la dimora” Il titolo affonda le radici nei libri parrocchiali, “Liber venerabilis Parrochiae Sanctae Mariae de Raccomandata” oppure “Sanctae Mariae commendationis animae”. I pescatori del rione di Saja usavano “raccomandarsi” alla Madonna prima di intraprendere gli incerti viaggi in mare. La primitiva chiesetta venne ingrandita verso la metà dell’800 e oggi conserva la volta a botte, un raffinato fonte battesimale in marmo del 1703, una statua lignea della Madonna risalente al XIX secolo, opera pregevole della scuola napoletana del Bottigliero, ed una bella tavola dipinta del 1573 raffigurante la Madonna di Porto Salvo con Bambino e ai lati San Francesco di Paola e Sant’Agata con la palma del martirio in mano, proveniente dall’omonima chiesa a Villagonia oggi non più esistente. In occasione del 150° anniversario dell’arrivo del simulacro di Maria SS. Raccomandata nella cittadina la Chiesa è stata impreziosita con la collocazione di un portale bronzeo, scolpito dal maestro Domenico Girbino. Esso è costituito da sei lastre che incarnano la storia della Madonna: In alto sono raffigurate due colombe, simbolo di purezza e verginità. Le lastre centrali rappresentano la luna, il sole e le stelle, mentre nei due pannelli inferiori sono impresse da un lato le imbarcazioni, segno della devozione dei pescatori e dall’altro il veliero che, come riportano le fonti storiche, avrebbe trasportato la statua sulle rive giardinesi.
Chiesa Maria Santissima Immacolata
I lavori di costruzione della chiesa iniziarono nel 1963 nel quartiere di S. Giovanni. Fu inaugurata nell’aprile del 1968. All’interno si trovano pregiati bassorilievi in maiolica. Caratteristica è la sua forma a cono che la rende visibile da molto lontano.
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Chiesa di San Pancrazio
S. Pancrazio, vescovo di Antiochia, evangelizzò queste contrade nel I secolo d.C. e patì il martirio in Taormina sotto Traiano. La nuova chiesa, costruita nel 1956 nella zona di Pietragoliti, fu aperta al culto il 22 dicembre 1957. All’interno si trova un grande quadro del 1879 nel quale è disegnato il Vescovo Pancrazio mentre sbarca a Naxos e sono riprodotte la nave che approda e la statua di un idolo cadente dal piedistallo all’avvicinarsi del taumaturgo antiocheno.
Una statua, eretta nel 1691 in onore di S. Pancrazio, si trova tutt’ora sul sagrato antistante la Chiesa.
Chiesa di S. Pantaleo
Non visitabile perché inglobata in età feudale a Palazzo De Spuches (Palazzo Paladino). Sorta in epoca normanna, probabilmente sui resti di un’antica Chiesa Greco-Bizantina, fu dedicata al martire S. Pantaleone, evangelizzatore della Sicilia in epoca Romana, la cui festa ricadeva il 29 luglio. Lo storico Di Giovanni, nei suoi scritti, riferisce che nel 1005 la Regina Adelasia, moglie del Conte Ruggero, dopo la cacciata dei Saraceni, affidò ai monaci Basiliani le cure della Chiesa di S. Pantaleo, concedendo loro, con bolla regale, il diritto di pesca nel mare di Naxos, senza il pagamento di alcun tributo. |