La Città - Musei |
SERVIZIO PARCO ARCHEOLOGICO DI NAXOS
e delle aree archeologiche di Giardini Naxos, Taormina, Francavilla e dei Comuni limitrofi
Via Lungomare Schisò
98035 Giardini Naxos
tel. 0942 51001 – fax 0942 571813
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Web Dipartimento BB.CC.
Il torrione di Capo Schisò, inglobato in epoca successiva nel fortino borbonico, attuale sede del Museo
* * *
Situato quasi all'estremità della penisola di "Schisò", addossato ai resti del piccolo fortilizio del XVII-XVIII sec., il Museo di Naxos raccoglie principalmente reperti archeologici rinvenuti nelle recenti campagne di scavo condotte nell'area dell'antica colonia.Al piano terra sono in esposizione soprattutto materiali preistorici che, come detto, attestano la frequentazione del sito già dal periodo neolitico; al piano superiore, invece, sono sistemati materiali riferibile alle varie fasi della vita della città, da quella greco-arcaica sino a quella tardo-romana e bizantina.
Tra i reperti più significativi e preziosi, un grande deinos, una oinochoe frammentaria, statuette raffiguranti una dea in trono, alcune protomi femminili arcaiche, figure femminili fittili recanti nella destra una colomba, elementi della decorazione fittile architettonica, antefisse a testa silenica, vasi e frammenti di vasi appartenenti ad epoca arcaica e classica, oggetti di uso spiccatamente domestico, quali pesi da telai e lucerne, corredi funerari provenienti dalle necropoli , un elmo bronzeo da parata ed, ancora, oggetti di età tardo-romana e bizantina, attestati il sopravvivere della città sino a queste epoche.
Annesso al Museo si trova il Parco Archeologico dove, all'interno del tessuto urbano di età arcaica, sono presenti i resti delle antiche mura di fortificazione costruite con enormi blocchi lavici, resti di edifici sacri o sacelli, e risalente agli ultimi decenni del VII sec. A.C. l'impianto dell'area sacra. Dello stesso periodo sono le due fornaci presenti in quest'area che erano, probabilmente, destinate alla cottura di oggetti votivi e di grandi vasi e terrecotte architettoniche. Le esplorazioni archeologiche hanno scoperto un secondo impianto urbano che risale dal V secolo. In quello che viene definito l'isolato C4 sono distinguibili blocchi quadrangolari che vanno via via delineando i caratteri dell'architettura domestica.
E' possibile scaricare la e la Brochure del Parco |